La Guardia di Finanza celebra il 245° Anniversario della Fondazione del Corpo
Anche a Salerno, l’azione di servizio della Guardia di Finanza nel corso del 2018 e dei primi cinque mesi del 2019 è stata sviluppata lungo le tre direttrici strategiche individuate dal Comando Generale del Corpo, vale a dire:
Neppure è mancato il necessario contributo concorsuale, volto a garantire la sicurezza interna del Paese, con interventi di contrasto ai traffici illeciti di diversa natura.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Per ciò che concerne il tradizionale core business del Corpo, vale a dire la lotta all’evasione fiscale, i dati di consuntivo riguardano un’azione d’intervento diffusa sul territorio, affiancata ad operazioni specifiche di maggior rilevanza in termini di risultati conseguiti.
L’azione generale di presidio, tra il 2018 e il 2019, si può riassumere in questi dati:
La condotta di evasione fiscale più ricorrente rimane l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nell’ambito di meccanismi di frode “carosello”, con l’interposizione di società cd. “cartiere”.
I denunciati per reati fiscali sono stati 288, di cui 20 in stato di arresto, ritenuti responsabili di condotte illecite quali, per l’appunto, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti,dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile, indebite compensazioni.
Uno dei servizi più significativi, eseguito dalla 1ª Compagnia di Salerno, ha riguardato una frode fiscale internazionale di società operanti nel settore della grande distribuzione di detersivi e prodotti per la casa, che ha portato all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare ed al sequestro di beni per complessivi 1 milione e seicentomila euro.
Il settore più esposto rimane la commercializzazione di prodotti petroliferi, anche nella considerazione dell’elevata incidenza del carico fiscale complessivo.
E’ di pochi mesi fa l’operazione “carpas diem” della Compagnia di Scafati, sotto la direzione della Procura di Napoli, che ha portato a scoprire la vendita di prodotti “in nero” per un valore complessivo di circa 210 milioni di euro.
Cinque gli arresti in quel caso, con il sequestro preventivo di beni fino alla concorrenza delle imposte evase (48 milioni di euro).
Proprio il dato relativo all’aggressione dei patrimoni accumulati dagli evasori fiscali evidenzia la maggiore incisività nell’azione di contrasto delle frodi all’Erario.
A fronte di un valore complessivo di circa 11 milioni di euro di beni sottoposti a misura cautelare in tutto il 2018, infatti, nei primi 5 mesi del 2019 è stata già superata la cifra totale di 12milioni e mezzo di beni mobili ed immobili sottratti alla disponibilità degli evasori, di cui si potrà disporre la definitiva confisca.
Nel contrasto al lavoro sommerso e/o irregolare, il Corpo ha operato, oltre che autonomamente, anche in stretta sinergia con l’Ispettorato del Lavoro di Salerno. Le attività ispettive hanno portato a formalizzare rilievi a carico di 151 imprese, avendo scoperto 366 lavoratori “in nero” e 117 posizioni irregolari. Sintomatica la circostanza che, ad esempio, a Cava de’ Tirreni, in una sola operazione, presso tre esercizi commerciali, sono stati scoperti ben 15 lavoratori non dichiarati, comminando sanzioni amministrative per 45 mila euro.
CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
L’azione del Corpo a salvaguardia della spesa pubblica, è stata indirizzata verso le condotte illecite che ne minano la legalità e la correttezza, favorendo gli sprechi.
Sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 1,5milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di
21 soggetti.
In materia di prestazioni sociali agevolate, che abbracciano ambiti come l’assistenza domiciliare, gli assegni per il nucleo familiare, le borse di studio e, in generale, tutti gli aiuti economici e servizi sociali di assistenza previsti per i cittadini che versano in condizioni disagiate, sono stati 305 i controlli effettuati, con un tasso di irregolarità che supera il 50%.
Di rilievo l’attività ad ampio raggio svolta dalla Compagnia di Scafati, che ha esaminato complessivamente 1.772 posizioni,delle quale 120 irregolari; di queste, ben 55 hanno riguardato soggetti che hanno percepito indebitamente il cd. “reddito di inclusione”, con un danno per l’Erario di circa 150 mila euro.Inoltre, i controlli ai cd. “furbetti” del ticket sanitario sono stati 149, con percentuali di irregolarità pari al 64%.
Passando al settore degli appalti, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo è stato di circa 9 milioni di euro, con un valore delle procedure contrattuali risultate irregolari che ammonta a 6,5 milioni.
Riguardo all’odioso fenomeno della corruzione, punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse pubbliche, nell’ultimo anno e mezzo sono state denunciate 139 persone, di cui 16 tratte in arresto. Emblematiche le attività del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, con l’operazione “Ground Zero”, che ha portato all’arresto di giudici tributari, funzionari amministrativi,imprenditori e consulenti fiscali, ritenuti responsabili di pilotare procedimenti tributari a favore degli imprenditori corruttori.Con l’operazione “Pit Bull”, invece, le indagini hanno consentito di accertare un episodio di corruzione a carico del direttore dell’Agenzia delle Entrate di Salerno all’epoca in carica, il quale, a fronte di alcune regalie di un imprenditore, ha accordato un illegittimo sconto sulle sanzioni comminate dalla locale Commissione Tributaria Provinciale.
Infine, l’attività svolta per accertare responsabilità amministrative per danni erariali commessi da dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, ha portato a denunciare 200soggetti, per un complessivo danno erariale presunto di circa 45 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA
L’attività investigativa dei reparti della Guardia di Finanza nella provincia, rivolta all’individuazione e all’aggressione di patrimoni illeciti riconducibili a organizzazioni criminali, ha consentito di:
Le indagini sui flussi finanziari, per impedire che il cd. “denarosporco” finisca nel circuito dell’economia legale del Paese, sono state 36 (in materia di riciclaggio e autoriciclaggio), con la segnalazione all’A.G. di 166 soggetti, di cui 10 in stato di arresto, ed il sequestro di 6 milioni e mezzo di euro. Tra le più significative operazioni di servizio, si ricorda l’operazione “President” del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, che ha permesso di accertare che un imprenditore, avvalendosi di stretti collaboratori, era di fatto diventato il titolare di un ingente patrimonio immobiliare e mobiliare, attraverso la commissione di numerosi e gravi delitti. Per la gestione dei beni si è avvalso di accoliti fittiziamente interposti, con il riciclaggio dei proventi frutto dell’evasione fiscale. Nell’ambito di tale operazione è stato, altresì, eseguito il sequestro per equivalente di beni per oltre 220 mila euro.
Nel mercato dei beni e dei servizi, le Fiamme Gialle salernitane sono state impegnate nella lotta alla contraffazione, nella tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti, nella tutela del diritto d’autore, attraverso una sistematica pianificazione degli interventi. I controlli effettuati sono stati 368 ed hanno portato alla segnalazione di 248 soggetti, con oltre 2,3 milioni di prodotti sequestrati.
Curioso il rinvenimento, nel porto di Salerno, di una spedizione di calzature che recavano sul retro una patina nera, del tipo utilizzata per coprire i “gratta e vinci”, sotto la quale era riportata la falsa indicazione “made in Italy”.
Sul fronte della prevenzione, i reparti del Corpo hanno proceduto all’analisi di ben 436 segnalazioni di operazioni sospette, appositamente delegate dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria. Proprio a seguito di una segnalazione per operazioni sospette, la Compagnia di Agropoli, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, ha svolto indagini che hanno portato alla scoperta di un sodalizio criminale dedito alla clonazione ed all’indebito utilizzo di carte di credito, attraverso svariate attività di “phishing telefonico” e di “hackeraggio” di server di note aziende di finanziamento, al fine di carpire fraudolentemente dati personali e bancari di migliaia di ignare persone.
L’attività ha portato al sequestro di conti correnti, di unaimbarcazione e di tre autovetture di pregio, tra cui una Ferrari California, per un importo complessivo di oltre un milione di euro, nonché all’arresto di tre soggetti.
CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA DEL PAESE
In tale ambito assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla Guardia di Finanza soprattutto contro i fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti.
Sono state 5.428 le pattuglie impegnate quotidianamente nel controllo del territorio, con 42.448 automezzi controllati e 50.127 soggetti identificati.
Grazie a questa assidua presenza su strada, è stato possibile tra l’altro sequestrare oltre 29 kg di droga (9 Kg tra hashish e marjuana e circa 21 Kg di cocaina), con la verbalizzazione di 571 soggetti di cui 498 segnalati al Prefetto, 73 denunciatiall’A.G. e 10 arrestati.