CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI, in scena al Teatro Mascheranova di Pontecagnano

CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI, in scena al Teatro Mascheranova di Pontecagnano

CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI sarà in scena al Teatro Mascheranova di Pontecagnano (SA) sabato 5 alle ore 21.00 e domenica 6 ottobre alle ore 19.30.
Lo spettacolo prodotto da Mutamenti/Teatro Civico 14 e Muricena Teatro, diretto e interpretato da Roberto Solofria e Sergio Del Prete, aprirà la Stagione Teatrale Mascheranova-Live 2019/2020.

Sullo Spettacolo:
“Anime abbandonate in attesa di risposte. Anime squartate che attendono i loro amori
attraverso una telefonata o fondi di bicchieri. Un viaggio all’interno di un luogo ‘altro’,
fatto di segreti, verità ed essenzialità, in cui i testi di Enzo Moscato, Giuseppe Patroni
Griffi, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri prendono vita, unendosi, facendo l’amore
tra di loro, partorendo una figlia di nome Passione. È la storia di vite stracciate,
violentate, che attraversano un mondo comune a tutti. Personaggi diversi, ma con un
unico fil rouge che li racchiude in un solo luogo.”

“Per corpi che cercano l’ombra o s’illuminano improvvisi, per amori eroici e grandiosamente poveri, segnati da un disagio profondo e interiore cui le “telefonate” attese, sperate, vissute, gridate, sognate, non offre requie o risposta. Rinchiusi in una gabbia che è prigione dei sensi e dei pensieri, Solofria o Del Prete, ognuno doppio dell’altro,figura che si specchia e si moltiplica, confondono così la passione cancellandone i confini fisici. Ne escono per annegare nel buio.Come questo loro personaggio moltiplicato, in esaltate dichiarazioni disperate, con la malinconia di chi sa, come volevano dirci forse i magnifici autori a cui hanno chiesto in prestito le parole, di essere irrimediabilmente condannati al dolore ed alla solitudine. “ (G.Baffi – La Repubblica.it)

“Se si ride tanto nel dialogo tra Bolero e Grand Hotel da “Scende giù per Toledo”, il brano tratto da “Facce ‘e San Gennaro” è un pugno nello stomaco, ma Roberto Solofria e Sergio Del Prete sono abili, sia dal punto di vista registico che attoriale (due pregevoli interpretazioni, viscerali ed energiche), a rendere omogenee le varie storie, evitando con maestria l’effetto “collage” il cui rischio era dietro l’angolo, in un progetto di questo tipo. Suggestive e di grande efficacia le musiche originali di Paky Di Maio.” (S. Palumbo – Culturaspettacolo.it)

“Ciò che sorprende è sicuramente la scelta di governare tutto l’apparato sonoro e luministico dal palco, ossia gli stessi attori diventano fonici e tecnici delle luci, gestendo il tutto durante la messinscena, attraverso incastri perfetti e piccoli oggetti low cost ( basti pensare allo stereo con cassetta per la colonna sonora). Grande prova, dunque, per questi attori che si presentano al pubblico dentro gabbie multifunzionali” (E. Ferrauto – Dramma.it)


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