Festa al celeste e nubile Santuario
Riprende questa settimana la programmazione del Teatro Ghirelli, con il quarto spettacolo della stagione 2019/2020.
Preceduto da un’aura leggendaria – cominciata già con la sua prima messa in scena, avvenuta circa quarant’anni or sono, nell’ormai lontano marzo del 1984 – venerdì 10 e sabato 11 gennaio 2020 al Teatro Ghirelli arriva Festa al celeste e nubile Santuario di Enzo Moscato (che per la seconda volta in pochi mesi, dopo “Modo minore” l’anteprima di stagione dello scorso ottobre, torna davanti al pubblico di Salerno).
In un vicolo di Napoli un basso ospita tre sorelle nubili che vivono un’esistenza grigia, monotona e squallida, riscattata dal culto ossessivo e condiviso per la Vergine Immacolata che determina una rigidissima condotta etico-sessuale.
Il comando assoluto spetta di diritto alla primogenita Elisabetta, “la nazista” (Lalla Esposito), che custodisce la virtù delle sorelle e pretende obbedienza incondizionata ai dogmi e ai ministri della Chiesa. La secondogenita Annina, “la visionaria” (Cristina Donadio), è convinta di vedere e di parlare con lo Spirito Santo, di ricevere messaggi dalla Madonna e di ascoltare una voce che profetizza un Sacro Evento che sta per compiersi sotto i loro occhi. La terzogenita Maria, “la muta” (Anita Mosca), non parla ed è totalmente priva di potere ma è l’enigmatico oggetto del miracolo, della imperscrutabile scelta divina.