Reflui zootecnici: sei Comuni della Piana del Sele e del Cilento chiedono alla Regione una proroga ai nuovi obblighi previsti per le aziende di filiera

Reflui zootecnici: sei Comuni della Piana del Sele e del Cilento chiedono alla Regione una proroga ai nuovi obblighi previsti per le aziende di filiera

Si è riunito oggi pomeriggio a Capaccio Paestum il Tavolo Istituzionale promosso dal sindaco Franco Alfieri. Al centro della discussione il problema dei reflui zootecnici, con l’obiettivo di avviare iniziative condivise di ambito territoriale

Un documento condiviso, per chiedere al Presidente della Regione una proroga ai nuovi adempimenti che, in attuazione della normativa comunitaria di settore, graveranno presto sulle imprese zootecniche insediate in aree vulnerabili ai nitrati. Lo chiede il Tavolo Istituzionale riunitosi oggi pomeriggio a Capaccio Paestum, per iniziativa del sindaco Franco Alfieri, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti dei Comuni di Agropoli, Albanella, Altavilla Silentina, Eboli, Giungano e Serre.

“Il problema centrale – è il commento del sindaco Alfieri – resta quello dei reflui provenienti dagli allevamenti bufalini. Una questione che tocca vari aspetti, tutti fondamentali per il territorio della Piana del Sele e del Cilento: non solo gli interessi legittimi delle aziende di filiera, ma anche la qualità dell’offerta turistica e, soprattutto, la salvaguardia dell’ambiente. L’applicazione della normativa comunitaria imporrebbe oggi alle nostre imprese zootecniche il reperimento di nuove superfici agricole idonee allo spandimento dei reflui. Una situazione che può arrecare al comparto danni sia di tipo organizzativo che economico; e questo, proprio mentre è in fase di avvio il ‘Programma Straordinario di azione delle zone vulnerabili ai nitrati’, attraverso il quale la Regione Campania sostiene la creazione di impianti collettivi in grado di produrre energia e compost dai reflui zootecnici. Da qui la richiesta, avanzata alla Regione, di una proroga temporale ai nuovi adempimenti a carico delle imprese”.

La richiesta di proroga, avanzata dal Comune di Capaccio, è stata fatta propria da tutte le Amministrazioni presenti al Tavolo. Unanime anche la decisione di mantenere un collegamento istituzionale stabile al fine di immaginare soluzioni condivise di ambito territoriale al problema dei reflui zootecnici.


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