Coronavirus: sospensione attività scolastiche, ecco le richieste di Confcooperative
Richieste di provvedimenti urgenti in riferimento alla sospensione delle attività scolastiche ed educative quale misura preventiva di contrasto alla diffusione del Covid-19.
Con riferimento alla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale n. 55 del 04.03.2020 si evidenzia che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4/03/2020 prevede la sospensione dei servizi educativi e scolastici dal 5 al 15 marzo. Pertanto, Confcooperative, Confederazione delle Cooperative Italiane, esprime la forte preoccupazione rispetto alle conseguenze e alle implicazioni socio-economiche che un tale provvedimento, seppur necessario a limitare la diffusione del contagio da Covid-19, determina.
Confcooperative è fortemente impegnata affinché le forze politiche e di governo si facciano pienamente carico, in questo difficile momento di emergenza, del pesante danno economico che le scuole paritarie ed i servizi all’infanzia offerti dalle nostre cooperative stanno subendo, in quanto le istituzioni scolastiche paritarie ed i servizi socio-educativi, nidi e sezioni primavera, si finanziano in larga misura con le rette pagate dalle famiglie che, tra l’altro, si trovano nella condizione di non poter fruire del servizio educativo e scolastico per i propri figli.
Pertanto Confcooperative chiede:
– che la decretazione d’urgenza consideri la necessità di indennizzare le scuole paritarie per il grave danno subito dalla forzata sospensione del servizio;
– il riconoscimento, per il personale docente e non docente, della “Cassa Integrazione in deroga”, ed in alternativa l’utilizzo del “Fondo Integrazione salariale” con procedura semplificata a prescindere dal numero dei dipendenti;
– un deciso, immediato ed efficace impegno per sostenere le famiglie a fronte della sospensione delle attività scolastiche, attraverso il riconoscimento di “congedi straordinari per i genitori” e “voucher” a copertura delle spese aggiuntive sostenute o di mancato guadagno, nel caso di genitori che svolgono attività lavorative o professionali non dipendenti da “lavoro subordinato” (liberi professionisti, consulenti, lavoratori autonomi, titolari di partita IVA).
Infine si sollecitano opportune e rigide attività di verifica e controllo nel rispetto dei provvedimenti contenuti nel Decreto, in particolare vigilando sui servizi rivolti all’infanzia tradizionalmente meno soggetti a controlli, quali ludoteche, spazi gioco, baby-parking, ecc.
Dr. Manrico Gesummaria
Consigliere Nazionale – Confcooperative cultura, turismo, sport
Responsabile settore Scuola – Confcooperative Campania Vice presidente regionale Confcooperative Campania