Visita all’ospedale Camilliano “Santa Maria della Pietà” di Casoria dei consiglieri Mario Casillo-Enza Amato, Antonella Ciaramella
“Durante queste settimane, come altre strutture accreditate, anche l’ospedale di Casoria era stato costretto a sospendere le proprie attività di assistenza sanitaria e ricoveri in elezione fondamentali non solo per gli oltre 80mila abitanti del comune, ma anche per l’area a nord di Napoli”. Così in una nota congiunta il capogruppo Pd, Mario Casillo e le Consigliere Enza Amato e Antonella Ciaramella che ieri pomeriggio sono stati in visita all’ospedale Camilliano di Casoria,
“Avevamo -spiegano – come consiglieri Pd accolto con favore l’appello dell’ospedale e del suo personale ad essere a disposizione della Regione Campania nel momento di massima criticità sanitaria, ed oggi abbiamo voluto testimoniare la nostra gratitudine e ribadire la disponibilità ad accompagnare la struttura durante la fase di ripresa delle attività, prevista per il 4 maggio come da disposizione della Direzione generale della Sanita’ regionale. Accolti dal Direttore generale Frate Carlo e dal Direttore Sanitario dr. Maglione, abbiamo avuto la possibilità di conoscere l’organizzazione dei percorsi di prenotazione e accesso alla struttura in considerazione delle nuove disposizioni mondiali, nazionali e regionali in materia di emergenza e di normalizzazione dell’offerta sanitaria. Durante la visita abbiamo potuto constatare ed appezzare il lavoro che, anche presso l’ospedale di Casoria, sta mettendo in campo la Protezione civile”.
“Il 4 Maggio è la data della ripartenza, ciò denota molteplici difficoltà per la riorganizzazione e la sicurezza dell’utenza e del personale sanitario. E’ questo il momento di ripartire, consapevolmente con il giusto sostegno delle Istituzioni. In questo senso continueremo ad essere al fianco anche delle strutture private accreditate che sono chiamate necessariamente a ripensare finanche sotto l’aspetto logistico ed organizzativo la propria operatività accanto e ad integrazione dei servizi di Sanita’ pubblica”, concludono.