Secondo posto per L'americana di Giuseppe Foscari al Premio Costadamalfilibri 2020

Secondo posto per L’americana di Giuseppe Foscari al Premio Costadamalfilibri 2020

Il romanzo “L’americana” di Giuseppe Foscari, Marlin editore (collana Il portico, https://www.marlineditore.it), è stato premiato con il secondo posto al Premio Costadamalfilibri 2020 nella sezione narrativa/saggistica. La premiazione è avvenuta sabato 3 ottobre a Cetara, in piazza San Francesco. «Sono lusingato per questa decisione della giuria prima di inserirmi nel novero dei finalisti e ora di assegnarmi il secondo posto. Nel mio romanzo possono riconoscersi tante persone che hanno vissuto da protagoniste gli anni che precedettero il ’68. I più giovani potranno comprendere che è stato l’avvio di una trasformazione continua e radicale dei costumi e del modo di pensare che ha coinvolto anche il Sud e le sue antiquate strutture», commenta Giuseppe Foscari. Orgoglio e soddisfazione anche da parte degli editori Tommaso e Sante Avagliano di Marlin editore.
Si tratta di un romanzo storico ambientato alla fine degli anni Sessanta, tra tradizioni meridionali e cambiamenti alle porte, scritto da un docente universitario di Storia moderna e contemporanea che abbina alla competenza storica l’arte del narrare e dell’intreccio romanzesco. «Un romanzo autobiografico che racconta fatti accaduti attraverso il linguaggio della letteratura. In primo piano i mutamenti del costume in Italia e la capacità dei personaggi femminili di aprirsi al cambiamento, in contrapposizione con le imposizioni maschili, e alle istanze liberal provenienti dagli Stati Uniti», evidenzia l’autore.
«Il libro narra la vicenda di un uomo del Sud, Francesco, che nel 1965 si reca negli Stati Uniti per riportare in Italia la sorella della moglie defunta e passare con lei a nuove nozze. La presenza dell’americana è di forte impatto sulla realtà del paese meridionale, in cui ancora si conservano tradizioni e comportamenti plasmati dalla recente esperienza del fascismo. Le apparenti stravaganze di Maria e quelle di sua figlia Susy, che due anni dopo la raggiunge in Italia, influiscono sul comportamento di alcune ragazze del posto, che provano ad alzare la testa contro l’autorità dei padri e degli uomini in generale», sottolinea Foscari.
Sospeso tra ironia e nostalgia, con uno sguardo impietoso però su schemi e moralismi dell’epoca, “L’americana” combina i ricordi dell’ultimo conflitto bellico, che lascia le famiglie divise a causa dell’adesione o dell’avversione al fascismo, con le difficili ricomposizioni che vent’anni dopo condizionano ancora le relazioni tra i vari personaggi. Bastano tre anni per far saltare gli schemi antiquati nel paese, tanto che già prima del ’68 la comunità assapora il vento delle trasformazioni culturali e sociali.
Il romanzo risulta godibile per i suoi contenuti e lo stile. Con abilità e leggerezza, l’autore riesce a calare il lettore in un tempo storico di transizione verso la modernità.

L’autore

Giuseppe Foscari vive a Cava de’ Tirreni, alle porte della Costa d’Amalfi. Collabora da anni con vari giornali e ha un suo spazio su Salernosera.it, sul quale ogni settimana analizza fatti della realtà sociale e politica italiana e internazionale. Insegna Storia moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Salerno. È autore di numerosi saggi relativi alla sua materia.


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