Covid2019, nuovo DPCM del 24 ottobre 2020: protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo
L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenzeconsentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero mssimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.