Papa Bergoglio ricorda la “tragica morte del Sindaco Pescatore”
PAPA FRANCESCO SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE VASSALLO: «GRAZIE PER LA SUA TESTIMONIANZA»
Papa Bergoglio ricorda la “tragica morte del Sindaco Pescatore”
Dario Vassallo: “Parole che incidono forza. Un messaggio che scuote le coscienze”
COMUNICATO STAMPA
“Grazie per la Sua testimonianza“: così scrive il Santo Padre scrive a Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, in seguito al dono ricevuto del libro “La verità negata. Chi ha ucciso il sindaco Pescatore”.
“È una grande emozione ricevere la missiva di Papa Francesco, perché le sue parole incidono forza e consapevolezza che la strada percorsa ed intrapresa è quella giusta”, sottolinea Dario Vassallo.
Dopo la lettera del premier Giuseppe Conte alla famiglia di Angelo Vassallo in occasione del decennale della scomparsa del Sindaco Pescatore in cui chiedeva di fare “luce sull’efferato omicidio”, arriva inaspettato anche il messaggio direttamente dalla Città del Vaticano, dal vescovo di Roma, Papa Jorge Bergoglio, che evidenzia nella missiva “la tragica morte del fratello Angelo”.
Parole che infondono fiducia e determinazione per la Fondazione Vassallo nel perseverare nella propria attività sociale, diffondendo una grande onda di legalità alle giovani generazioni, partendo dai valori di Angelo Vassallo, dall’ambientalismo alla cultura.
La figura di Angelo Vassallo, simbolo identitario di una comunità che dal Cilento si allarga a tutta Italia, supera i confini nazionali ed aprendosi all’Europa e al mondo, per far luce su un omicidio irrisolto.
La “Benedizione Apostolica, pegno di pace e di spirituale letizia” imposta da Papa Francesco ed indirizzata a Dario Vassallo, co-autore del libro, diventa così simbolo di speranza che si propaga a tutto il Cilento.
Una lettera che scuote le coscienze dei cittadini e della Fondazione, impegnata nel far luce sulla notte del 5 settembre 2010, alla scoperta della verità, verso la necessità di giustizia nei confronti di una morte che ha lacerato gli animi, di un uomo assassinato per le sue idee, spinto da quell’amore profondo, bello e genuino per il suo territorio, per la sua terra, per preservarla e tutelarla. Per far sì che un delitto efferato non rimanga impunito.
Nella parte conclusiva dell’epistola vaticana, Papa Jorge Bergoglio chiede di pregare per lui. “Un invito alla preghiera che sarà accolto da tutti noi – sottolinea la Fondazione – Siamo profondamente grati per questo messaggio. Non ci fermeremo mai fin quando non verranno alla luce la verità e la giustizia per una morte ingiusta”.