“SALERNO È MIA, IO LA DIFENDO” – Cosa rappresenta il “panno” di San Matteo?

Il 27 giugno 1544 il cielo era sereno, il mare calmo, non un alito di vento disturbava la quiete, ma grave era il pericolo che incombe su Salerno all’avvicinarsi alla riva delle scialuppe cariche di pirati. Molti salernitani corsero alle armi, nella speranza di opporre una certa difesa agli invasori. Altri, conoscendo la fama di Ariadeno, fuggirono, disperandosi nelle campagne vicine, altri ancora si riversarono nella Cattedrale per impetrare l’intervento di San Matteo, eletto patrono di Salerno, nel lontano 954, quando le sue Spoglie mortali giunsero dal Cilento a Salerno.
I feroci pirati erano quasi per prendere terra, quando improvvisamente, una bufera di vento e di acqua si abbatté sul golfo. Le navi non ressero più all’ancora e molte di esse corazzandosi affondarono, altre furono sbattute sulla riva, altre si dispersero nel Mar Tirreno.
Il popolo vide, nella salvezza della città, l’intervento divino e del Santo Evangelista Matteo.
L’mmagine di San Matteo, che, in atto di protezione, sovrasta la città ed il golfo, è presente, in memoria del miracolo del 1544, sul Panno, che il 21 agosto di ogni anno viene sollevato nella tradizionale “Alzata del Panno”. Il Telo porta in calce la frase “SALERNO È MIA, IO LA DIFENDO”. Fonte pagina Facebook Arcidiocesi Salerno Campagna Acerno