UNA PROPOSTA DI LEGGE PER GARANTIRE L’ASSISTENZA MEDICA A TUTTI
“Una proposta di legge per garantire l’assistenza medica gratuita alle persone senza fissa dimora. E’ questo il nostro impegno per garantire ai cittadini e alle cittadine il massimo dei servizi, specie in un momento storico segnato dalla pandemia che ha visto stravolgere la vita di ognuno di noi e acuito ulteriormente le difficoltà delle persone più fragili”. Ad annunciarlo è il Consigliere regionale Michele Cammarano. “La proposta di legge deriva dall’input avanzato dalle sedi regionali di Salerno e Napoli dell’associazione Avvocato di Strada, che ha deciso di farsi portatore del progetto adottato poi in altre regioni d’Italia, e arrivato anche in Parlamento, su impulso degli avvocati Claudia Pecoraro e Francesco Priore, rispettivamente coordinatori degli sportelli di Salerno e Napoli, da Carlo Mele (delegazione Caritas Campania), Antonio Bonifacio (delegazione Migrantes Campania) e da Marco Rossi (Comunità di Sant’Egidio Acap Napoli Onlus) – conclude Cammarano-.
“L’iniziativa nasce dalla proposta portata avanti su tutto il territorio nazionale da Avvocato di Strada, che sta promuovendo un progetto per riconoscere il diritto al medico di base ai senza fissa dimora, partito dalla Regione Emilia Romagna, dove il presidente dell’Associazione, già Consigliere Regionale, Antonio Mumolo, ha proposto e ottenuto una legge che garantisca il medico di base alle persone senza fissa dimora, diventata lo scorso luglio la prima in assoluto in Italia. Un medico di base per tutte e tutti, a partire dalle persone che vivono ai margini, in situazioni di estrema marginalità sociale, e che come e più di altri hanno bisogno di essere assistite e curate”. A dirlo è l’avvocata Claudia Pecoraro coordinatrice dello sportello Avvocato di strada (APS) di Salerno. “Perdendo la residenza si perdono di fatto molti diritti fondamentali, tra quali quello al voto, al lavoro, quelli previdenziali e quindi la pensione (anche se si sono versati i contributi) e anche il diritto all’assistenza medica di base che, ai sensi dell’articolo 19 della L.833/78 istitutiva del Servizio sanitario nazionale, è riservata unicamente ai residenti. Chi non ha la residenza – continua Pecoraro – può rivolgersi unicamente al Pronto soccorso.
Perdere la residenza è più semplice di quanto si possa immaginare, una persona viene sfrattata perché non riesce più a pagare l’affitto, chi finisce in strada perde la residenza, che è l’iscrizione all’anagrafe del Comune nel quale si vive. Noi portiamo avanti un disegno di legge per assicurare una misura di civiltà ai cittadini e alle cittadine residenti privi di ogni copertura, per una sanità pubblica che si faccia carico di tutte le persone, senza distinzioni”. “Dobbiamo sfruttare al meglio le risorse che abbiamo e che avremo come ad esempio i fondi del Pnrr o il Pon salute. Una legge che dia la possibilità anche alle persone senza fissa dimora di avere un medico incrocia appieno il significato più profondo dell’articolo 32 della Costituzione, che afferma che “la tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Tutti insieme possiamo riuscire a far approvare questa legge, per la tutela del diritto alla salute di tutte e tutti, perché è una legge di civiltà, perché riduce le disuguaglianze, perché è una legge giusta” – conclude Pecoraro -.