CASTELLABATE, INIZIO LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA ALL’INGRESSO DI SANTA MARIA NORD
L’Amministrazione Comunale di Padula ha ottenuto l’approvazione del progetto “Valle delle radici: le terre dei migranti”, sottoscritto insieme ad altri sei comuni valdianesi (Monte San Giacomo, San Pietro al Tanagro, Casalbuono, Atena Lucana, Polla e Sanza), finalizzato a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica rivolta agli italo-discendenti, in occasione del “2024 – anno delle radici italiane”.
“La ricerca storica locale ha evidenziato come, nel periodo compreso tra il 1870 e gli anni settanta del secolo scorso, il Vallo di Diano sia stata una delle aree del Mezzogiorno maggiormente colpite dall’espatrio massivo verso destinazioni transoceaniche ed europee”, ha sottolineato il docente e ricercatore, Fabio Ragone, che ha diretto la stesura del progetto.
Una lettura accurata dei flussi migratori evidenzia che, durante quasi tutto il periodo, ogni 100 abitanti valdianesi, erano ben 10 quelli che sceglievano di espatriare. Nelle due ondate migratorie successive (quella tra le due guerre e quella del secondo dopoguerra) il Vallo di Diano ha continuato a registrare partenze record verso innumerevoli mete, in particolare Argentina, Stati Uniti, Brasile, Venezuela, Canada, Australia, Colombia, Uruguay e Messico. Sul fronte europeo risultano invece imponenti i flussi verso Germania, Svizzera, Francia e Belgio.
La storia dell’emigrazione valdianese e il contributo profuso nei paesi di arrivo, legittimano il ruolo di primo piano che è stato riconosciuto al territorio all’interno del progetto dedicato alle radici italiane. In questo senso, l’attrattività del Comune di Padula e dei comuni partecipanti si è basata non solo sull’esistenza di un vasto pubblico di discendenti, ma anche sulla presenza di attrattori tematici come il Museo del Cognome (unico museo italiano dedicato alla ricerca genealogica), la Casa Museo di Joe Petrosino (celebre poliziotto italo-americano) e un considerevole numero di culti di grande valore storico-antropologico.
Nel caso di Padula, il programma prevede un’offerta di eventi, attività e servizi per i turisti delle radici che si svilupperanno durante il periodo che va da marzo 2024 a febbraio 2025, grazie alla collaborazione delle comunità residenti all’estero, i produttori e le associazioni locali.
“L’obiettivo del progetto – ha spiegato la sindaca di Padula Michela Cimino – è quello di permettere ai discendenti di emigranti di conoscere, attraverso eventi ed iniziative, il territorio degli antenati”.