Domenico De Rosa (SMET): “La mobilità del futuro non sarà (soltanto) elettrica”
L’elettrificazione della mobilità suscita sempre più dubbi. Nella lunga lista di
autorevoli voci critiche spicca quella dell’ex CEO di Toyota, Akio Toyoda, che nei
giorni scorsi ha reiterato come il futuro (della mobilità) non sarà elettrico, ma sarà
legato a un motore di nuova generazione che rivoluzionerà il mercato. Toyoda ha
utilizzato termini estremamente forti, affermando che questo motore – che starebbe
sviluppando la stessa casa automobilistica giapponese – potrà “distruggere” l’intera
industria dei veicoli a batteria.
Già all’inizio di questo 2024, Toyoda si era esposto affermando che l’elettrico non
avrebbe mai dominato il mercato e, prima di molti altri top manager e imprenditori
legati alla mobilità e alla logistica, ha cercato di mettere in guardia da un
interventismo eccessivo a favore della soluzione elettrica.
Una posizione condivisa e fortemente sostenuta dall’imprenditore salernitano
Domenico De Rosa, CEO dell’impresa di logistica SMET. Da mesi, De Rosa
avverte l’Europa e le Istituzioni sui pericoli legati alle scelte ideologiche, prese senza
un valido criterio scientifico ed economico. “La parola 'green' rischia di diventare uno
strumento di regolamentazione più che un reale impegno verso il clima – ha
affermato De Rosa -. Non si può andare avanti con l’elettrico per decreto. La
politica europea di voler eliminare del tutto i motori endotermici non è la scelta giusta
perché non è dimostrato che siano più inquinanti, con l’utilizzo dei biocarburanti,
rispetto alla scelta elettrica”.
Se ci sono dei dubbi riguardanti la sostenibilità ecologica della transizione spinta,
sembrano esserci ben poche perplessità riguardo il futuro del tessuto produttivo
europeo qualora sia dato seguito al processo di elettrificazione a tutti i costi. “In una
fase di transizione e altamente delicata come quella attuale – rammenta il CEO di
SMET – dobbiamo garantire che ogni passo verso il futuro sia sostenibile sia
dal punto di vista ecologico che da quello economico”. Ed è proprio nel contesto
europeo che la politica volta all’elettrificazione risulta particolarmente dannosa.
Secondo De Rosa, infatti, la sostenibilità economica della transizione viene meno in
quanto il nostro continente “è privo di risorse energetiche autonome, e non può
andare ad eliminare, o tagliare in maniera radicale, degli elementi che sono
fondamentali per la mobilità”.
Con una visione che va oltre l'ideologia, De Rosa ha proposto per SMET un
approccio più graduale e inclusivo, sfruttando tutte le tecnologie disponibili per una
vera sostenibilità. In occasione del LetExpo di Verona (principale fiera in Italia sulla
logistica sostenibile), Domenico De Rosa ha ribadito la necessità di optare per un
piano industriale che tuteli clima, economia e occupazione, evitando scadenze
irrealistiche (tra queste vi è, per esempio, la messa al bando delle auto ibride già per
il 2035) e shock economici che, in una fase già estremamente delicata come quella
attuale (tra crisi in Medio Oriente e impasse della guerra in Ucraina), non possono
essere ammessi.